Sbocchi occupazionali e profili professionali

Il progetto formativo del Corso di laurea in Storia è volto ad assicurare ai laureati l’acquisizione di ampie e solide conoscenze e competenze sia nelle discipline di base e caratterizzanti della Classe delle lauree in Storia sia nelle discipline affini e integrative. Tale formazione, per essere compiutamente spendibile nel mercato del lavoro, dovrà essere proseguita nella successiva laurea magistrale in Scienze storiche.

Gli studi di settore e i dati di AlmaLaurea dedicati alla ricostruzione della condizione occupazionale dei laureati in Storia dal 2001 al 2015 chiariscono che a distanza di 1 anno dalla laurea magistrale circa il 60% dei laureati lavora e che circa il 35% di loro è occupata nell’insegnamento. A distanza di 3 anni dal conseguimento del titolo magistrale, il 76,90% dei laureati in Storia lavora e oltre il 50% ha una occupazione stabile. Per 69 storici su cento il titolo conseguito risulta efficace rispetto alla loro collocazione nel mercato del lavoro: l’insegnamento si conferma come il principale ambito lavorativo, seguito poi, a notevole distanza, dall’impiego negli archivi, nelle biblioteche, nei musei, nei giornali, nell’editoria, nella gestione e nell’organizzazione del personale delle imprese.

I. Requisiti per l’insegnamento della storia nella scuola media secondaria

Il Decreto n. 22 del 09 febbraio 2005 ha determinato i crediti necessari per accedere alle classi di concorso delle Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario (S.S.I.S.).
Il D.M. n. 386 del 26 luglio 2007 – Allegato 2 ha poi stabilito la corrispondenza tra Classi di laurea relative al D.M. 270/2004 (lauree magistrali) e Classi di laurea relative al D.M. 509/1999 (lauree specialistiche).
Il D.L. del 09 luglio 2009 – Tabella equiparazione DL – LS – LM ha stabilito le equiparazioni tra lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche e lauree magistrali. In base all’art. 5 del DPR 19/2016 sono fatti salvi, ai fini dell’accesso alle classi di concorso, i requisiti previsti dalla precedente normativa (DD.MM. n. 39 del 30 gennaio 1998, n. 22 del 9 febbraio 2005) se conseguiti entro la data del 23 febbraio 2016. Più precisamente, in base a quanto indicato nel Supplemento ordinario n. 5/L alla GAZZETTA UFFICIALE del 22-2-2016 (Serie generale – n. 43), i laureati in Storia di vecchio ordinamento, nelle classi delle lauree specialistiche in discipline storiche (93, 94, 97, 98) oppure nella classe di laurea magistrale in Scienze storiche (84):

  1. per potere concorrere per la classe di insegnamento “A19 (ex 37/A) Filosofia e Storia”, devono avere conseguito, oltre ai crediti in storia greca, romana, medievale, moderna e contemporanea, anche:
                                     I. 12 crediti per il settore scientifico-disciplinare M-FIL/01- Filosofia teoretica,
                                     II. 12 crediti per M-FIL/06 – Storia della filosofia,
                                     III. 12 crediti a scelta tra i settori: M-FIL/02 – Logica e filosofia della scienza, M-                                        FIL/03 – Filosofia morale, M-FIL/04 – Estetica, M-FIL/05 – Filosofia e teoria dei                                         linguaggi;
  2. per potere accedere alla classe di insegnamento “A-12 (ex 50/A) Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado” (cattedra di Italiano e Storia), sono altresì tenuti ad acquisire almeno 84 crediti nei settori scientifico disciplinari L-FIL-LET, L-LIN, M-GGR, L-ANT e M-STO, di cui:
                                     I.    12 L- FIL-LET/04,
                                     II.   12 L-FIL-LET/10,
                                     III.  12 L-FIL- LET/12, 
                                     IV.  12 L-LIN 01,
                                     V.    12 M-GGR/01,
                                     VI.   24 tra L-ANT/02 o 03 e M-STO/01 o 02 o 04.
  3. per potere accedere alla classe di insegnamento “A-22 (ex 43/A) Italiano, storia, geografia, nella scuola secondaria di I grado” (cattedra materie letterarie nelel scuole medie), sono altresì tenuti ad acquisire almeno 80 crediti nei settori scientifico disciplinari L-FIL-LET, L-LIN, M-GGR, L-ANT e M-STO, di cui:
                                    I.    12 L- FIL-LET/04, 
                                    II.   12 L-FIL-LET/10, 
                                    III.  12 L-FIL- LET/12,
                                    IV.  12 L-LIN 01, 
                                    V.    12 M-GGR/01, 
                                    VI.   12 tra L-ANT/02 o 03 e M-STO/01 o 02 o 04.
  4. Si consiglia perciò vivamente agli studenti iscritti al Corso di Studio in Storia di usare i 12 crediti previsti per il modulo di “Attività formative a scelta dello studente” per acquisire già con la laurea triennale il maggior numero di crediti indispensabili per accedere ad almeno una delle due classi di insegnamento della storia nelle scuole medie secondarie sopraindicate.

    24 crediti in materie antropo-psico-pedagogiche e/o metodologie della didattica
    Il D.M. n. 616 del 10 agosto 2017 prevede inoltre 24 CFU di materie antropo-psico-pedagogiche e/o di metodologie della didattica quale requisito di ammissione al futuro concorso per l’accesso ai nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti. Tali crediti andranno acquisiti in almeno 3 dei seguenti quattro ambiti:
    a)         pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione: le attività formative afferenti a tutti i settori disciplinari M-PED e ai settori CODD/04, ABST/59 e ADPP/01. Sono utili anche, in relazione alle classi concorsuali, le attività formative afferenti ai settori disciplinari ISME/01, ISME/02, ISDC/01 e ISDC/05 a condizione che, ai sensi del comma 5, sia certificata la loro declinazione nei termini della pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione per gli insegnamenti compresi nelle classi concorsuali medesime, in coerenza con gli obiettivi formativi di cui all’Allegato A;
    b)         psicologia: le attività formative afferenti a tutti i settori disciplinari M-PSI e ai settori CODD/04, ABST/58, ISSU/03, ISME/03 e ISDC/01. Sono utili anche le attività formative afferenti al settore disciplinare ADPP01 a condizione che, ai sensi del comma 5, sia certificata la loro declinazione nei termini della psicologia per gli insegnamenti compresi nelle classi concorsuali medesime, in coerenza con gli obiettivi formativi di cui all’Allegato A e non siano già state considerate utili ai sensi della lettera a);
    c)          antropologia: tutte le attività formative afferenti ai settori disciplinari M-DEA 01, M-FIL 03 e ABST/55. Sono utili anche, in relazione alle classi concorsuali, le attività formative afferenti ai settori disciplinari L-ART/08, CODD/06, ISSU/01, ISSU/02, ADEA/01, ADEA/03 e ADEA/04 a condizione che, ai sensi del comma 5, sia certificata la loro declinazione nei termini dell’antropologia per gli insegnamenti compresi nelle classi concorsuali,  in coerenza con gli obiettivi formativi di cui all’Allegato A;
    d)         metodologie e tecnologie didattiche generali M-PED 03 e M-PED 04, e, in relazione alla classe concorsuale, attività formative afferenti ai settori MAT/04, FIS/08, L-LIN/02, M-EDF/01, M-EDF/02, CODD/04, ABST/59 e ADES/01, nonché le attività formative afferenti ai settori indicati negli allegati B e C a condizione che, ai sensi del comma 5, sia certificata la loro declinazione nei termini delle metodologie e tecnologie didattiche per gli insegnamenti compresi nelle classi concorsuali, in coerenza con gli obiettivi formativi di cui all’Allegato A.”

    I laureati in Storia acquisiscono già nel corso del triennio, con gli esami di Antropologia culturale e di Filosofia morale (rispettivamente M-DEA 01 e M-FIL 03), 12 CFU nei settori scientifico-disciplinari dell’ambito C. Dovranno quindi acquisire altri 6 + 6 CFU negli ambiti a, b o d.
    Nella “fase transitoria”, immediatamente successiva all’emanazione del Decreto, i 6 CFU di metodologie e tecnologie didattiche generali (ambito D) possono anche essere conseguiti nei seguenti settori disciplinari, purché “declinati nei termini delle metodologie e tecnologie didattiche”:
    1.     Classe di concorso A-19 (Filosofia e storia): M-FIL/OI, 02, 03, 04, 05, 06; M-STO/OI, 02, 04; L-ANT/02, 03.
    2.     Classe di cooncorso A-12 (Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado): L-LIN/O1, 02; L-FIL/LET/10, 12; M-STO/O1, 02, 04; L-ANT/02, 03; M-GGRlOl, 02; M-STO/OI, 02, 04; L-ANT/02, 03.

    L’Università Federico II di Napoli prevede una offerta formativa specifica, presentata sul sito web di ateneo: https://www.unina.it/didattica/post-laurea/fit.

II. Biblioteche e archivi

Alle cosiddette “professioni tecniche”, inquadrate dall’Istat nel gruppo 3. (ad esempio: 3.4.4.2‐ Tecnici dei musei, delle biblioteche e professioni assimilate; 3.3.1.1.2 ‐ Assistenti di archivio e di biblioteca), si accede con diploma di scuola media superiore e con corsi di formazione professionale, anche se il titolo di studi in Storia e la solida formazione culturale e professionale acquisita durante il triennio rafforzano il profilo dei candidati e li rendono maggiormente competitivi rispetto a chi ne è sprovvisto.
Coloro che fossero interessati ad accedere ai concorsi pubblici per funzionario in archivi e in biblioteche devono aver conseguito un titolo di laurea magistrale. Si raccomanda agli studenti iscritti al Corso di Studio in Storia interessati a tali professioni di riservare i 12 crediti previsti per il modulo di “Attività formative a scelta dello studente” ai moduli di Bibliografia e Biblioteconomia e/o di Archivistica.